Iniziamo subito con la patata bollente… Sì, lo so, le mie polpette di melanzane sono senza carne. Solo mollica di pane e melanzane. Non sono la ricetta originale che ogni regione d'Italia dalla Campania in giù vanta come propria, ma una versione mia, cioè della mia famiglia, di mia mamma e di mia nonna. E sono parimenti deliziose (e io che ne conosco entrambe le versioni, preferisco queste senza carne senza ombra di dubbio).
Avevo in frigo due pacchi di melanzane, uno più datato dell'altro, e dovevo cucinarle assolutamente. Siccome non erano bellissime, ho dovuto asportare le parti "macchiate" e non mi restava altro da fare che cubettarle. E ho pensato di fare le polpette di melanzane, che mi riportano immediatamente alla mia infanzia, perché mia zia Nora, in ogni occasione di ritrovo familiare, compleanni o feste sante che fossero, ne cucinava dai 70 ai 100 pezzi, come "ammazza fame", in attesa di pranzi altrettanto luculliani!
Non ho inserito volutamente le quantità delle uova, delle melanzane e della mollica da estrarre da un intero filone di pane cotto a legna, perché non è possibile quantificarle. Impastando ne sentirete da soli la consistenza, capendo quindi se aggiungere un uovo nel caso il composto fosse troppo secco, se aggiungere altra mollica o qualche cucchiaio di pan grattato per assorbire una eventuale troppa "umidità" dell'impasto delle polpette, eccetera. Tenete presente che le melanzane una volta lessate e strizzate si riducono a poca roba!!!
Ho scelto di preparare queste polpette di melanzane per la Giornata Nazionale delle Scampagnate del Calendario del Cibo Italiano, perchè di fatto io le preferisco fredde, e sono ideali per essere mangiate a tutte le ore, e conservate per poter essere presenti ad un pic nic.