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Alimenti e bevande

Come mangiare fichi d’india

Il fico d’India è una pianta originaria del Centroamerica ma coltivata ormai in ogni parte del globo dall’Australia al bacino mediterraneo soprattutto nelle zone di Sicilia, Calabria, Puglia e Sardegna.

Il frutto è una bacca carnosa, uniloculare, con numerosi semi (circa 300 per un frutto di 160 grammi). Il colore cambia in base alla varietà, anche se principalmente i fichi d’India hanno un colore giallo-aranciato. I primi frutti raccolti dalle piante sono tondeggianti, quelli più tardivi hanno una forma allungata e peduncolata. I frutti sono commestibili e hanno un ottimo sapore.

Fico d’india come pulirlo correttamente

La polpa del fico d’India è particolarmente succosa e carnosa, contiene molta acqua, zuccheri, minerali e vitamine.

Una volta sbucciati e privati delle punte si possono tenere in frigorifero e mangiare freddi. Ma come sbucciare e pulire correttamente i fichi d’India? Pulire i fichi d’india è semplice, ma richiede comunque una certa attenzione considerata la presenza di spine. Meglio evitare di toccare i frutti prima di indossare un paio di guanti da cucina.

Fatto ciò poi basta porli in uno scolapasta e sciacquarli sotto il rubinetto con abbondante acqua fredda, quindi spostarli in una ciotola, coprirli d’acqua e lasciarli in ammollo per circa un’ora. Così facendo le spine più grandi riusciranno ad ammorbidirsi. Procedere con un taglio in verticale, sollevando i lembi con il coltello fino alla rimozione completa della buccia.